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Da dove può partire una storia?
A volte da un’urgenza. Non una fretta qualsiasi, ma quella cosa che ti pulsa dentro e non ti lascia in pace finché non trova parole.
Può essere una storia che hai vissuto tu, certo — come quel silenzio pesante che si è creato tra te e tuo padre dopo l’ultima cena in cui nessuno ha parlato davvero.

O può essere qualcosa che hai solo sfiorato: la vicenda di un’amica che ha mollato tutto per salire su un treno e non tornare, oppure il racconto confuso di una vecchia zia su un amore mai dichiarato nel ’43.
A volte viene da lontano: da una lettera trovata in una soffitta, da una fotografia senza nome, da un pezzo di storia che, incredibilmente, oggi sembra voler parlare di noi.

E può essere anche del tutto inventata. Ma se nasce da un’urgenza vera, quella storia sarà capace di toccare qualcosa che esiste in tutti.
Una buona storia non chiede permesso. Arriva, si siede accanto al lettore e gli dice: “Anche tu, vero?”
(Foto di www.fabioricci.it)
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